lunedì 27 dicembre 2010

FILM: "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" di Ulrich Edel

Non ho resistito alla voglia di vedere subito il film ed in effetti è decisamente più bello del libro di cui è un concentrato dei punti salienti. Tralascia alcuni personaggi, nel libro molto citati, o dà loro poco rilievo, come il padre, aggressivo e violento di Christiane, o sua madre sempre molto assente e impacciata rispetto alla sua tossicodipendenza. Inoltre la storia del film ha inizio dal momento in cui la giovane ragazza comincia a frequentare il Sound, la discoteca più moderna d'Europa in quegli anni, e tralasciando alcuni passaggi, come l'innamoramento di Christiane per Axel, giunge al momento in cui Christiane tenta di iniettarsi l'ultima dose di eroina per farla finita in seguito a diversi tentativi di disintossicazione falliti; poi il film termina con il racconto di Christiane che dice di essere riuscita a salvarsi e a disintossicarsi dopo essere stata mandata dalla mamma a casa di parenti lontano da Berlino e da Detlef, il suo fidanzato, anche lui tossicodipendente.

Il film riproduce quasi fedelmente i punti principali che caratterizzano il libro tranne uno; infatti nel libro Christiane F. racconta che la mamma venne a conoscenza della sua tossicodipendenza per caso: una mattina Christiane si alzò dal letto prima di andare a scuola e si diresse in bagno per iniettarsi una dose di eroina. Lei si chiuse a chiave e ciò non era un'abitudine a casa sua per cui la mamma, dovendo anche lei usufruire del bagno, esortò la ragazza perchè aprisse. Quando Christiane ebbe terminato tornò nel suo letto, mentre la mamma si accorse che c'era del sangue schizzato nel bagno, così raggiunse la figlia e nervosamente le controllò le braccia per cui capì, essendo queste visibilmente bucate. Questo, però, è il racconto del libro; nel film, invece, la mamma scopre Christiane che giace sul pavimento del bagno, dopo che a fatica le aveva aperto la porta, e chiama il suo amico Klaus che aiuta la donna a riportarla nel suo letto, scoprendo così la tossicodipendenza della ragazza.

Ovviamente il genere è drammatico e la durata è di 124 minuti; la colonna sonora è di David Bowie, in quegli anni l'idolo di Christiane.

Io l'ho visto su youtube perchè fremevo dalla voglia di metterlo a confronto con il libro di cui ero rimasta un pò delusa..film consigliatissimo!!!

domenica 26 dicembre 2010

LIBRI:"Noi, i ragazzi dello zoo di berlino" di Christian F.

"Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" è un libro che racconta la vera storia della stessa narratrice Christian F..
Ambientata in Germania, negli anni '70, gli autori di questo triste e angoscioso diario sono stati due giornalisti che, durante il processo per spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, in cui Christiane era sia imputata che testimone, intervistando, in carcere, la giovane ragazza, si sono amabilmente appassionati alla sua storia al punto di dilatare i tempi della "chiacchiera" a due mesi! Ma d'altronde chi non si sarebbe interessato a simili vicende, negli anni '70, quando l'eroina era diventata la droga killer che aveva disegnato un fenomento di tossicodipendenza sempre più consistente, dilagante ed evolutivo!?In effetti questa storia ha turbato molto anche me. Racconta le vicende di una ragazzina con un background familiare difficile che, in seguito al trasferimento a Berlino e alla separazione dei suoi genitori, da bambina di 6 anni irrequieta, diviene una dodicenne che comincia a fumare hascisc, e una tredicenne che fa uso di eroina facendosi, così, circuire dal mondo della tossicodipendenza e, conseguentemente, della prostituzione e della microcriminalità che la conducono ad un percorso di recupero doloroso e vacillante mediante tormentate strategie di cura in un sistema di immorale indifferenza ed imperturbabilità.

Credo di poter suggerire questo libro a chiunque e soprattutto a chi, come me, non ha mai avuto un'idea realmente chiara di che cosa sia la dipendenza da droghe e di tutto ciò che ne è tremendamente subordinato. Induce alla riflessione e alla conoscenza e comprensione di una realtà che a molti di noi fa paura e dalla quale spesso ci scostiamo. Tutto sommato, aldilà dei contenuti, lo stile narrativo non mi ha entuasiasmata; la lettura è stata sì scorrevole grazie all'utilizzo di un lessico semplice e gergale, ma altrettanto noiosa a causa delle frequenti ripetizioni per cui credo potesse essere notevolmente snellito.

La copertina dell'edizione che ho letto io (la terza, finita di stampare nell'ottobre dell' '81 da RIZZOLI EDITORE) è quella dell'immagine che ho caricato su. L'ho acquistato ad un mercatino natalizio di San Gimignano (Siena) che vendeva tutti i libri usati a 2,50 Euro.Credo, comunque, sia reperibile in ogni dove. Facendo un giretto on line, ho notato che, ad esempio, "La Feltrinelli" propone questo testo, la cui casa editrice è RIZZOLI, al prezzo di 8,40 Euro e l'immagine della copertina è quella caricata su (bianco e nero).

255 pagine.

A questo libro si è ispirato il film intitolato "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino",di Ulrich Edel, uscito nel 1981, che non ho mai visto ma che presto affitterò perchè pare sia più bello ed emozionante dello stesso libro.

Voi cosa ne pensate!?Avete già visto il film!?

Ciaoooooooooooooooooooooooo e buona lettura..:)))

domenica 19 dicembre 2010

LIBRI: "Il diavolo veste prada" di Lauren Weisberger


"Il diavolo veste prada" è un bellissimo romanzo, ambientato nella frenetica e accattivante New York, di Lauren Weisberger, una scrittrice statunitense. Il suo stile narrativo fluido e scorrevole agevola la lettura, rendendola gradevole e leggera. Il romanzo è, a tratti, divertente, ma spesso induce alla riflessione. Di facile comprensione grazie ad uno sviluppo temporale rettilineo ed essenziale, racconta la simpatica storia di una giovane ragazza neolaureata, Andrea Sachs, alla quale, durante un colloquio, viene garantito di lavorare per Runway, una celebre rivista di alta moda per la quale lei sogna di poter scrivere, non prima di essersi occupata per un anno , in qualità di assistente personale, di Miranda Priestly, una donna spietata, capricciosa, incontentabile ed incontenibile che assorbe la pazienza di Andrea mettendo a dura prova anche la sua vita privata.


Credo che questo libro sia "femmina"..ergo sento di consigliarlo alle sole donne che, soprattutto, manifestino particolare interesse per l'alta moda; spesso infatti vengono citate grandi firme dell'haute couture oppure nomi di grandi stilisti soprattutto europei. Lo definirei un libro che mette in risalto due poli opposti di uno stesso mondo (quello dell'alta moda): da un lato la frivolezza di un'assurda realtà automatizzata e dall'altra la complessità di raggiungere folli compromessi pur di rimanere solo il bell'involucro di una grande scatola vuota.


La copertina è esattamente quella raffigurata nell'immagine che ho caricato.
Il prezzo stampato sul retro è 11 Euro ma è possibile che possiate trovarlo ad un prezzo inferiore, in questo periodo, perchè ci sono molti sconti in previsione del Natale. Ritengo sia reperibile in ogni libreria poichè rientra tra i bestsellers. 
La casa editrice è PIEMME (italiana e appartenente al gruppo MONDADORI). 
Altri due libri di Lauren Weisberger sono "Al diavolo piace dolce" e "Un anello da Tiffany" che acquisterò non appena avrò terminato di leggere qualche libro che ho acquistato ultimamente e qualcuno che sicuramente Babbo Natale mi farà trovare sotto l'albero..:)))


A questo libro si è ispirato il film "Il diavolo veste Prada" diretto da David Frankel e uscito nel 2006.Io non l'ho mai visto ma credo che lo guarderò presto.


Se doveste leggerlo o lo aveste già letto, fatemi sapere cosa ne pensate..magari potreste consigliarmi anche voi qualcosa di carino..

Ciaoooooooooooooooooooooooo e buona lettura..:)))